di Domenico Ruggiero
Estate, periodo di ferie, tutte le attività rallentano comprese quelle sportive. In questo momento statico qualche cosa ha attirato la nostra attenzione, ovvero la recente elezione al Soglio Pontificio di Sua Santità Leone XIV.
Perché il nome “Leone” richiama la nostra attenzione? Perché è così importante per lo sport Vaticano? Cosa ci ricorda?
Dobbiamo tornare indietro di qualche secolo. Correva l’anno 1521, precisamente il 7 gennaio, in quella che oggi è la Città del Vaticano, presso il monumentale Cortile del Belvedere, ideato e realizzato circa un decennio prima dal grande architetto Donato Bramante; alla presenza di Papa Leone X si disputò la prima partita di calcio in Vaticano. Dopo questa prima disputa, che si sa, venne giocata nel rispetto delle regole del calcio fiorentino, abbiamo notizia che, sempre adottando le stesse regole, nel “settecento” si contendevano il primato cittadino le squadre del Belvedere e dei Rospigliosi (una sorta di derby romano dell’epoca). Le gare venivano disputate nel Cortile del Belvedere o nel Cortile del Quirinale.
Da quella prima partita giocata al cospetto di Papa Leone X, sono passati cinquecentoquattro anni e la passione per il giuoco del calcio, più volte definito da Papa Francesco il più bello del mondo, è sempre più radicato nei cuori dei dipendenti delle Amministrazioni Pontificie, i quali non hanno mai perso la speranza di ripetere tale esperienza al cospetto del Pontefice Massimo.
A tal proposito, cito l’ultima parte della lettera che Papa Francesco ha rivolto ad un ipotetico atleta olimpico nel libro “Lo Sport secondo Papa Francesco”, edito dalla Gazzetta dello Sport:
“…Giocati l’opportunità, spenditi fino in fondo, conserva la tua passione. E quando qualcuno ti dirà “Basta rinuncia!” tu provaci una volta ancora: resisti un istante in più. Potrebbe essere quello decisivo: ci sono attimi che, da soli, valgono tutto l’oro del mondo.
La vita è il più grande di questi attimi. Ti accompagno con la preghiera: che tu possa diventare il meglio che conservi nel cuore…”.
Papa Francesco
Un sogno ripetere al cospetto di Papa Leone XIV quel 7 gennaio 1521? Sicuramente è un sogno! Però, poiché sognare non è peccato e fa bene al cuore…

Papa Leone XIV (Robert Francis Prevost).


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