Raffaele Fitto vicepresidente della Commissione Europea

La nomina ufficiale di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione europea, con delega alla Coesione e alle Riforme, è una vittoria di tutti gli italiani, non solo di Giorgia Meloni.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha infatti, con questa nomina – contrariamente alle previsioni di “isolamento” per il nostro Paese, che erano circolate a causa dell’opposizione della premier Meloni nei confronti di un secondo mandato della von der Leyen- riconosciuto e valorizzato il ruolo centrale dell’Italia.

Questo importante incarico, attribuito al Commissario designato dall’Italia è, quindi, una vittoria di tutti gli italiani, non del Governo o di una forza politica.

“Abbiamo ottenuto un portafoglio di peso e il coordinamento di deleghe strategiche per la nostra Nazione e per l’Europa intera, come l’agricoltura, la pesca, l’economia del mare, i trasporti e il turismo. Questa indicazione è la conferma di una ritrovata centralità dell’Italia in ambito europeo, all’altezza del nostro ruolo come Stato fondatore della UE, seconda manifattura d’Europa e terza economia del Continente”, ha sottolineato la premier Giorgia Meloni

Il 20 novembre, le commissioni Ambiente, Economia e Industria del Parlamento Europeo avevano approvato la nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione, con delega alla Coesione e alle Riforme, nonostante alcune riserve espresse dai socialisti e liberali. Il voto di fiducia sul nuovo esecutivo europeo è stato poi confermato il 27 novembre a Strasburgo, e l’insediamento del nuovo governo UE è avvenuto il 1° dicembre.

Confcommercio e altre organizzazioni italiane, tra cui Confindustria e la Cisl, hanno espresso forte sostegno alla nomina di Fitto, considerandolo il candidato ideale per rappresentare l’Italia in Europa, soprattutto per il suo ruolo nelle politiche di coesione e nel PNRR. La sua nomina, hanno infatti sottolineato, potrà essere cruciale per il futuro dell’industria e delle riforme europee.

Anche il vicepremier Antonio Tajani ha espresso soddisfazione: “Bene il via libera dell’Europarlamento alla Commissione von der Leyen. Premiato l’impegno italiano e del Ppe per evitare ritardi e garantire stabilità. Buon lavoro al vice presidente esecutivo Raffaele Fitto che saprà valorizzare al meglio il contributo dell’Italia nella governance europea”.

Raffaele Fitto, nuovo responsabile della politica regionale e di coesione dell’UE, punta a coinvolgere maggiormente regioni e territori per favorire la crescita in tutte le aree dell’Unione. Propone di semplificare la gestione dei fondi, ridurre la burocrazia e mantenere un controllo rigoroso sull’efficienza e la trasparenza. Si ispira al modello del PNRR per legare meglio investimenti europei e riforme nazionali, ma vuole migliorare il coinvolgimento delle autorità locali rispetto a quanto fatto finora.

L’allargamento dell’UE è una sfida centrale. Per evitare che i nuovi ingressi penalizzino i Paesi che ricevono già i fondi, Fitto propone di aumentare le risorse disponibili e ridefinire i criteri di distribuzione.


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