Sport sotto il cupolone … ricordi, emozioni

Quest’anno per lo sport vaticano ricorre il decennale di due importanti eventi calcistici, che hanno rivoluzionato il modo di intendere quella pratica sportiva nata in origine come “attività aggregativa dopolavoristica” tra i lavoratori dipendenti di Enti e Dicasteri Vaticani, arricchita, dopo queste due esperienze, anche come pratica sportiva finalizzata a scopi benefici e sociali.

Era la primavera del 2015 quando, al calcio vaticano furono rivolti due importanti inviti agonistici che definirei uno a carattere “politico-religioso” e l’altro a carattere “sociale”.

Alla fine di febbraio, con una Email proveniente del Comune di Wittenberg, il Sindaco, nell’ambito del “Processo di riavvicinamento delle Confessioni Religiose Luterano-Cattolica”, proponeva lo sport come mezzo di dialogo e pacificatore. A tal proposito avanzava la proposta di un doppio incontro agonistico tra le due Rappresentative di calcio del Comune di Wittenberg e della Città del Vaticano. La prima gara da disputarsi ad inizio estate 2015 in Vaticano e la seconda nel 2017 a Wittenberg durante i festeggiamenti del cinquecentenario della pubblicazione delle 95 Tesi di Martin Lutero. Ricevuto il benestare delle Autorità Governative ed Ecclesiastiche, si è dato il via ai lavori per la realizzazione di quanto sopra. Il progetto, durato due anni, è stato portato a termine con grande soddisfazione da parte di entrambe le compagini, tanto da instaurare un rapporto di amicizia che ha dato seguito ad altre manifestazioni simili con finalità benefiche.

Qualche settimana dopo la Email proveniente da Wittenberg, il nostro carissimo direttore Augusto Ferrara proponeva un triangolare di calcetto da disputarsi a Pescara il 4 giugno presso il Palazzetto dello Sport “Giovanni Paolo II”, tra la Rappresentativa dei Detenuti della Casa Circondariale di Pescara “San Donato”, quella dei Dipendenti del Comune di Pescara e quella dei Dipendenti Vaticani. Detto fatto, il 4 di giugno nel Palazzetto dello Sport di Pescara, gremito di parenti dei Detenuti, Autorità e Dipendenti Comunali iniziarono le gare in uno spirito di grande calore umano. Descrivere le sensazioni, le emozioni, le commoventi situazioni vissute quel giorno di inizio estate non è cosa facile e occorrerebbe molto più spazio. Basta dire che ne siamo usciti tutti arricchiti. Non dimenticherò mai quel giovane Detenuto che, mentre venivano distribuite le Coroncine del Santo Rosario donate dal Santo Padre, fece richiesta per averne una seconda da poter dare alla moglie in modo che, seppur lontani, potessero ritrovarsi insieme nel momento della preghiera.


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